Sono diversi i fattori che possono influenzare i valori della pressione in una data comunità. Tali valori possono cambiare in base a diversi fattori quali il sesso, l’eta, il proprio peso corporeo, la razza, quale apparecchio si utilizza per misurare la pressione, l’ora del giorno in cui si effettua la misurazione e infine lo stato di salute e psicofisico del paziente preso in esame.
In base a queste valutazioni molti si chiedono se esistano in natura dei valori di pressione cosiddetti ideali, ossia che siano compresi in una “forbice di normalità” che si può consultare, tipo una tabella. Numerosi studi sono stati portati avanti negli anni per determinare queste fasce ideali di pressione arteriosa, e nonostante non può esserci IL valore di pressione ideale, esistono comunque tabelle comodamente consultabili che ti possono schiarire le idee.
Quali sono i valori “normali” di pressione?
In eta adulta si considera una pressione “normale” quando i valori sono di 115/120 per la sistolica (detta comunemente “massima”) e di 75/80 per la diastolica (comunemente conosciuta come la “minima). Per farti un esempio i valori di pressioni di un bambino, che differiscono anche in base all’altezza del neonato, sono inferiori rispetto a quello delle persone adulte, che a loro volta hanno dei valori di pressione che sono più bassi di quelli delle persone anziane.
Questo e` dovuto al fatto che le arterie delle persone con il trascorrere degli anni perdono di elasticità, quindi il sangue trova maggiore opposizione nel suo scorrere. Anche nel corso del giorno la pressione arteriosa può avere valori diversi, raggiungendo il proprio massimo nelle prime ore del mattino e nelle ore serali, subendo un calo invece nelle prime ore pomeridiane.
I valori di cui preoccuparsi
Quando un paziente raggiunge dei valori di pressione molto alti come una massima che supera i 115/75 mmHg allora si potrebbero avere dei problemi cardiovascolari. Per avere problemi ancora peggiori e sfociare addirittura nel patologico, ovvero quando si inizia a parlare di ipertensione, i valori hanno raggiunto i 140/90 mmHg di pressione.
In genere i medici ritengono che le persone che hanno tendenzialmente una pressione bassa, possono vivere più a lungo, in quanto la pressione bassa protegge contro i problemi cardiovascolari. Si sa infatti da molte ricerche eseguite, che circa il 40% della popolazione muore per problemi dovuti alla pressione e che circa l’80% di esse non ne fossero nemmeno a conoscenza dei loro problemi di pressione.
Problemi cardiovascolari legati alla pressione
Le malattie che caricano il cuore e i vasi sanguigni sono direttamente collegate ai problemi cardiovascolari, che variano in base alla presenza di certi fattori di rischio. Questo pericolo aumenta non soltanto per gli elevati valori della pressione, ma anche in base al fatto se si fa uso intenso di fumo, se si e` diabetici, obesi soprattutto nella parte addominale, se la propria dieta e` ricca di colesterolo, grassi, zuccheri, abuso di alcool e infine dalla sedentarietà.
Se vi sia o meno un rischio cardiovascolare lo si può rilevare anche da analisi del sangue, tra cui il colesterolo, i trigliceridi, l’omocisteina, il fibrinogeno e l’antitrombina III. Fai quindi molta attenzione ai valori della tua pressione e ricordati che prevenire e` meglio che curare!